E vai di ciaspole oggi! A tutti gli amanti della neve ecco qui due ciaspolate in Piemonte assolutamente consigliate. E vi dirò di più… All’interno dell’articolo troverete anche consigli culinari che vi raccomando di non perdere! Bhe insomma… dopo una bella ciaspolata è importante rifocillarsi con qualcosa di buono, la montagna di certo mette appetito e quando c’è neve ancor di più! Un’altra particolarità che leggerete? Una ciaspolata sarà in notturna, con il calar della sera si sa, lo spettacolo diventa ancor più magico… la neve, il crepuscolo, le luci, le montagne imbiancate a fare da cornice… Tutto molto suggestivo. A questo punto non mi resta che svelarvi le destinazioni: la bellissima Val Formazza che vi stupirà senz’altro per la bellezza delle sue vette e la Val Sesia che, in notturna, è da non perdere.

Val Formazza, una ciaspolata semplice dalla vista mozzafiato

Il punto di partenza per la mia ciaspolata in Val Formazza è Riale, frazione del comune piemontese di Formazza. Qui è possibile parcheggiare l’auto, se avete necessità potete anche noleggiare le ciaspole. Final destination della ciaspolata di oggi? Rifugio Maria Luisa, dove abbiamo intenzione di pranzare. E’ una bella giornata di sole di gennaio, fa freddo ma appena inizia la salita ci si scalda immediatamente. Come già accennato la ciaspolata è molto semplice ed adatta a tutti, il sentiero è ben battuto e c’è anche parecchia gente. Mentre saliamo lo spettacolo intorno a noi si fa sempre più interessante: alte vette circostanti ci accompagnano e non possiamo fare a meno di stupirci e scattare foto. La neve ovviamente rende tutto ancor più magico e dopo la salita raggiungiamo un’ampia piana: siamo nei pressi del Rifugio Maria Luisa, manca proprio poco per raggiungerlo e sappiamo già che un bel pranzetto ci attende.

cime innevate della Val Formazza

Pranzo al Rifugio Maria Luisa

Il Rifugio Maria Luisa salta subito all’occhio da lontano per la sua grandezza, rimango colpita dalle finestre con le imposte verde acceso. Internamente è molto accogliente, le pareti sono rivestite in legno, al nostro arrivo ci fanno accomodare in sala da pranzo. Cosa offre il menù della casa? Ovviamente piatti tipici della valle piemontese, polenta accompagnata da selvaggina o carne, primi piatti della tradizione etc. Insomma, la scelta è davvero ampia e variegarta, personalmente opto per un secondo piatto a base di polenta e spezzatino di carne che si rivela davvero appetitoso. E come concludere un buon pranzo se non con un bel dolcetto? Dopo una lunga salita è d’obbligo una bella fetta di crostata ai mirtilli fatta in casa per deliziare il palato, al dolce non so proprio rinunciare! Unica piccola pecca del servizio al Rifugio Maria Luisa? Le tempistiche, diciamo che l’attesa per pranzare è stata un pò lunga… Ma forse il ritardo può essere giustificato perchè oggi c’è parecchia gente.

polenta e spezzatino

Oltre il Rifugio Maria Luisa

Dopo pranzo decidiamo di proseguire oltre il Rifugio Maria Luisa per raggiungere il lago Toggia, in fondo si tratta di ciaspolare solo pochi minuti. Come molti laghi alpini anche questo è caratterizzato dalla presenza di una diga, data la stagione si presenta completamente ghiacciato e ricoperto da un’alta coltre nevosa. Da questo punto è possibile raggiungere in circa 50 minuti il Passo San Giacomo, sconsigliatissimo però durante la stagione invernale perchè a rischio valanghe. Ci fermiamo quindi ad ammirare il lago di Toggia, o meglio l’immensa distesa di neve che lo copre, ma riusciamo a rimanere solo pochi minuti, il vento gelido ci invita a fare dietro-front. Si è fatta ora di scendere, da qui impieghiamo circa un’ora per raggiungere le auto, anche questa volta siamo felici di aver passato una bella giornata sulla neve a contatto con la natura.

panorama oltre il Rifugio Maria Luisa
cime innevate della Val Formazza

Valsesia: ciaspolata al chiar di luna

E’ giunta l’ora di esplorare un’altra valle Piemontese, la Valsesia, dove una bellissima ciaspolata notturna ci attende. Questa valle non mi è nuova, sono già stata qui per un’esperienza di rafting sul fiume Sesia che ho apprezzato moltissimo, sia dal punto di vista paesaggistico (il fiume Sesia regala degli scorci naturali pazzeschi) sia per l’adrenalina pura che si prova praticando questo sport. Se siete amanti dell’avventura vi consiglio questa esperienza, ecco il sito di riferimento: www.valsesiasport.it.

Torniamo invece alla nostra ciaspolata notturna, il punto di partenza è Alagna, più precisamente dobbiamo raggiungere la frazione San’Antonio dove è possibile parcheggiare le auto. Poco più avanti partiamo con le ciaspole, il tratto iniziale putroppo non è ben innevato ed è necessario prestare un pò di attenzione ma nulla di complicato, proseguiamo senza problemi.

ciaspolata notturna al Rifugio Pastore

Ciaspolando verso il Rifugio Pastore

Il nostro punto di arrivo è il Rifugio Pastore, dove una lauta cena ci attende. Come per la ciaspolata in Val Formazza, anche in questo caso il sentiero non presenta difficoltà tecniche, solo 350 mt. di dislivello, itinerario consigliato anche a famiglie. Mentre saliamo cala la sera, l’atmosfera inizia a farsi magica con i colori del crepuscolo in contrasto con la neve candida. Siamo ai piedi del Monte Rosa, potete solo immaginare lo spettacolo delle montagne che ci circondano. Non manca molto, siamo quasi arrivati ma attenzione: ci aspetta un piccolo passaggio un pò ripido dove dobbiamo aiutarci con una corda! Niente paura, la nostra guida ci dà tutte le dritte per affrontarlo al meglio, basta fare un pò di attenzione ed afferrare per bene la corda ed il gioco è fatto. Un pò di adrenalina ad una semplice escursione, cosa dite, dopo questa prova la cena ce la meritiamo ancor di più!

veduta notturna del Rifugio Pastore

Rifugio Pastore: una cena da leccarsi i baffi

Raggiungiamo il Rifugio Pastore con il buio, lo vediamo in lontananza, con le finestre illuminate assume un aspetto davvero fiabesco. Ovviamente non perdiamo tempo, entriamo e ci accomodiamo subito. Anche in questo caso la scelta del menù è davvero ampia… Sono attratta dalla bagna cauda, un intingolo tipico piemontese, ma decido infine di optare per un primo piatto molto simile ai pizzoccheri valtellinesi che conosco bene ma con delle varianti negli ingredienti: le patate non sono incluse nella ricetta, c’è un’aggiunta di salsiccia, ed anche qui ritrovo verze e formaggio tipico nostrano. La mia scelta ovviamente si rivela top, tutto davvero squisito. Rimarrete stupiti anche dalla qualità, dall’aspetto e dalla vasta scelta dei dolci, stasera voglio provare una torta alla ricotta con pere e cioccolato… Non vi dico che bontà!

primo piatto tipico piemontese a base di pasta, accompaganata con verze formaggio e salsiccia
torta pere ricotta e cioccolato

Sulla via del ritorno

Siamo tutti soddisfatti della cena e dell’esperienza incantevole che questa ciaspolata è stata in grado di regalarci. E’ ora di rientrare, ma qui stiamo talmente bene che qualcuno propone persino di passare la notte al rifugio! Ovviamente così sui due piedi non è possibile, è necessario prenotare in anticipo anche perchè siamo un bel gruppetto. Non ci resta che scendere al chiar di luna, non so se vi è mai capitato di fare escursioni notturne in montagna, ma l’atmosfera è quasi surreale, adoro fare questo genere di cose. Siamo fortunati, è una nottata di luna piena e ci sono tratti di sentiero in cui non è nemmeno necessario utilizzare le frontali, la luna illumina il cammino e diventa così facile seguire il sentiero ricoperto dalla neve luccicante. Stasera sicuramente rincaseremo molto tardi, abbiamo quasi 3 ore di macchina per arrivare a casa ma davvero ne è valsa la pena… esperienza unica!

Cena al Rifugio Pastore