Ve l’ho mai detto che da un’annetto a questa parte mi sono appassionata ai trekking invernali? Bene, ora che lo sapete venite con me sul Pizzo Zerna winter edition. Come mai questa passione per le escursioni sulla neve? Beh, mi sono resa conto che le montagne, ricoperte dalla morbida coltre bianca, assumono un fascino fiabesco che le rende ancor più belle. Abeti ricoperti di neve, pendii candidi che luccicano sotto il sole, il silenzio, il tonfo dei passi nella neve fresca… L’elenco potrebbe diventare molto più lungo, lascio spazio alla vostra immaginazione e passo alla descrizione della mia ascesa al Pizzo Zerna.
Una premessa mi sembra doverosa, non si tratta di un’escursione per tutti: oltre ad essere piuttosto lunga (circa 7 ore di cammino complessive), l’ultimo tratto di salita è in cresta. Il sentiero è classificato come EE-A-F, Escursionisti Esperti Attrezzati, la F sta per Facile ma appartiene alla scala francese che indica le difficoltà alpinistiche. Da questo cosa si deduce? Che è necessaria la giusta attrezzatura per affrontare questo percorso in invernale.
Il Pizzo Zerna si trova in Val Brembana all’estremità della splendida Val Sambuzza, lungo la dorsale che separa la Valle Brembana dalla Valtellina. Punto di partenza per questa escursione è il paese di Carona, che è recentemente diventato popolare tra gli escursionisti perché origine di svariati itinerari sulle Orobie Bergamasche. Anche oggi la sveglia suona moooooolto presto ma, per questo tipo di escursioni, ormai è un’abitudine, diversamente si rischierebbe di non portare a termine il trekking.
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Ultimo stop prima del Pizzo Zerna, Bivacco Flavio Pedrinelli