Il week end piemontese in Val di Susa continua alla volta della ferrata degli Alpini, escursione che può essere prolungata fino a raggiungere Punta Charrà. Come anticipato nel mio articolo sulla ferrata Carlo Giorda siamo diretti verso una nuova destinazione, ovvero il paesino di Oulx dove pernotteremo. Non siamo super informati sul livello di difficoltà di questa ferrata perché è stata riaperta da poco, inaugurata nell’estate del 2021.

Documentandomi ho scoperto che non si tratta di una vera e propria ferrata ma di un sentiero attrezzato che percorre il versante nord di Punta Charrà. L’attacco si trova al Passo della Mulattiera (mt. 2.412) ed il percorso si conclude al Passo della Sanità (mt. 2.629). La ferrata degli Alpini è un camminamento militare realizzato dagli alpini in periodo antecedente il 1940 al fine di agevolare lo spostamento di soldati e approvvigionamenti durante la guerra.

Per raggiungere il Passo della Mulattiera percorreremo una lunga strada sterrata all’interno di un contesto naturalistico molto bello e vario che si alterna tra folte abetaie e pascoli ricchi di flora. Insomma la ferrata degli Alpini si presenta come la combinazione perfetta tra trekking e sentiero attrezzato, immersa in uno scenario favoloso sul confine italo-francese. Mi sembra non manchi proprio nulla, quando si parte?

Ecco dove parcheggiare

l’auto a Puy

Ferrata degli Alpini, da Puy al Passo del Colomion

Devo ammettere che oggi non sono in gran forma, la Carlo Giorda di ieri mi ha un po’ provato? Non saprei, in ogni caso voglio che l’escursione vada per il verso giusto. Partiamo da Oulx alle ore 8.30 e raggiungiamo in auto il paese di Beaulard (circa 10 minuti), dopodiché dobbiamo salire ancora lungo una stretta stradina a curve fino alla frazione Puy dove è possibile lasciare l’auto.

Parcheggiamo e percorriamo la via Puy, una strada asfaltata in mezzo ai prati che porta alla piccola frazione omonima molto caratteristica, dove c’è persino una chiesetta, si tratta della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista. Oltrepassato il paesino prendiamo la strada sterrata, ovvero la ex strada militare. Questo primo tratto non è particolarmente interessante dal punto di vista escursionistico perché si tratta di un semplice sterrato che attraversa prati e boschi ma vale comunque la pena di godersi la natura circostante.

Seguiamo la ex strada militare per circa 2 ore ed il primo pit-stop lo facciamo al Passo del Colomion dove sono ben visibili da un lato le montagne francesi e dall’altro la Val di Susa. Dal momento che vogliamo prenderci una pausa prima di proseguire, ci dirigiamo al Bar Punta Colomion che si trova a circa dieci minuti di cammino dal Passo, dove si incrociano le piste da sci che salgono da Bardonecchia. Una bella sosta rigenerante è proprio quello che ci vuole, c’è il sole ed il bar è molto carino, l’ampia terrazza induce in tentazione ed è quasi ora di pranzo…

Info tecniche:

Dislivello da Puy a Punta Charrà: circa 1.500 mt. Questa escursione non è particolarmente difficile ma attenzione alla lunghezza sia in termini di km. (circa 22) che in ore di cammino (9 ore abbondanti per il giro completo)

Attrezzatura necessaria: imbrago e longe per la Ferrata degli Alpini

Il panorama dal Passo del Colomion sul versante francese, Oulx, Piemonte

Il Passo della Mulattiera e l’omonima Caserma

Tranquilli, niente sosta pranzo, dobbiamo ripartire altrimenti altro che ferrata degli Alpini! Ritorniamo verso il Passo del Colomion riprendendo la sterrata che ricomincia a salire con pendenza non troppo marcata. Continuiamo così per un bel tratto, finché la strada sterrata si trasforma in un vero e proprio sentiero che ci porta alla seconda tappa intermedia della nostra escursione ovvero al Passo della Mulattiera.

Per percorrere questo tratto abbiamo impiegato circa una quarantina di minuti e siamo ora su questo pianoro molto bello dove sono anche presenti ruderi di fortificazioni militari. Decidiamo di concederci un break per il pranzo proprio davanti alla Caserma, ormai in stato di abbandono. Si tratta comunque di una struttura imponente, un tempo adatta ad ospitare più di 100 soldati. Do un’occhiata all’interno e noto che sui muri sono ancora visibili disegni e scritte, anche se ormai sbiadite.

Una in particolare dice: “Siate fieri delle vostre montagne: amate la vita delle vostre montagne”, che non mi lascia di certo indifferente. Andare in montagna è sempre un’esperienza positiva che sa dare molto, ogni trekking rappresenta una sfida, un obiettivo da raggiungere, insomma, per quanto mi riguarda è impossibile non amare la montagna, ci perderei davvero troppo.

Dopo questa breve visita all’interno della Caserma mi dirigo verso il grande prato dalla parte opposta dove sono anche presenti i cartelli con indicate le varie escursioni. La vista da qui è molto bella e spazia sia sulle montagne francesi che su quelle italiane, davanti a me la Guglia di Mezzodì (in foto) che, per chi conosce le montagne del Lecchese, la reputo simile alla Grignetta.

Vista sulla Guglia di Mezzodì dal Passo della Mulattiera, Oulx, Piemonte

Finalmente in ferrata!

Molto bello il Passo della Mulattiera, molto bella la Caserma ma con tutte queste soste si è fatta una certa ed è ora di mettersi in ferrata altrimenti rischiamo di non portare a termine la nostra escursione! Dalla Caserma ci dirigiamo verso il Passo della Mulattiera, su di un grande masso è presente il cartello con la dicitura “Ferrata degli Alpini” ed una breve descrizione del percorso. Sulla sinistra ecco il ripido sentiero che, in poco tempo, porta verso l’attacco della ferrata.

Finalmente ci siamo, cavo di acciaio raggiunto! Abbiamo tutti l’imbrago ma il sentiero attrezzato si presenta sin da subito, per così dire, lineare, senza passaggi particolarmente difficili, né scale di ferro, né staffe tipiche delle ferrate. Come accennato all’inizio oggi non mi sento in gran forma, quindi l’assenza di difficoltà tecniche è un sollievo, posso godermi alla grande il panorama sulla Val di Susa e sulle montagne circostanti senza troppi pensieri.

Il sentiero attrezzato taglia la parete di roccia sfruttando cenge naturali, è strapiombante ma ha una larghezza tale da permettere una camminata agevole.  Essendo stato inaugurato da poco i cavi metallici sono praticamente nuovi e fungono più che altro da corrimano. Il tratto che va dal Passo della Mulattiera al Passo della Sanità dura circa 45 min, dopodiché il panorama si apre e lascia spazio ad imponenti montagne rocciose che mi sorprendono, non mi aspettavo davvero un paesaggio tanto bello.

Il panorama sulle montagne francesi sotto Punta Charrà, Oulx, Piemonte

Il Passo della Sanità e Punta Charrà

Il tratto attrezzato termina al Passo della Sanità ma è possibile continuare l’escursione fino a Punta Charrà. Abbiamo scollinato ed il sentiero sale lungo il lato opposto della montagna. Attraversiamo inizialmente un pendio erboso che ci porta verso la vera e propria cresta, dove è ben visibile un primo intaglio nella roccia. Il tratto iniziale di salita per raggiungere Punta Charrà non è particolarmente difficile ma necessita di attenzione in quanto bisogna farsi strada tra massi, roccette, spuntoni rocciosi senza perdere di vista i bolli rossi e gli ometti.

Dal Passo della Sanità procedo per circa una ventina di minuti ed il picco della Punta Charrà è proprio davanti a me ma so che l’ultimo tratto prevede una piccola arrampicata. Siamo tutti un po’ indecisi se continuare o meno anche perché è già pomeriggio inoltrato e ci aspetta ancora tutta la discesa ed il rientro a casa. A questo punto decidiamo di dividerci: c’è chi punta alla vetta ed invece chi si ferma, decido di seguire il secondo gruppo. Voglio riposarmi un po’, la giornata è stupenda e c’è una vista pazzesca da quassù, quindi mi godo il panorama ed un po’ di tranquillità.

Ci fermiamo in un punto dove sono presenti grossi massi ed è possibile sedersi, davanti agli occhi una carrellata di cime italo-francesi. Solo per citarne alcune: Punta Clotesse, Colle di Desertes, Punta Chalanche Ronde, Pointe des Rochers Charnier e Pointe de la Pécé. Lo scenario è davvero notevole e ricorda molto le Dolomiti, aspre vette e guglie rocciose che terminano rovinosamente su pendii erbosi. Potrei rimanere qui per ore ad osservare tutta questa bellezza…

Vista sulle montagne francesi poco prima di Punta Charrà, Oulx, Piemonte

La discesa

Si è fatto un po’ tardi per essere ancora in vetta, è ora di scendere. Non appena i nostri soci di escursione ci raggiungono, ci mettiamo immediatamente in marcia. Ripercorriamo a ritroso la ferrata degli Alpini fino al Passo della Mulattiera non tornando più verso il Colomion ma seguendo un’altra traccia che ci riporterà a valle.

Il sentiero scende scosceso e attraversa dapprima i prati per poi oltrepassare due piccoli fiumi in secca fino a raggiungere il bosco. Come per la salita, anche il tratto di sentiero che scende dal Passo della Mulattiera in poi non è particolarmente interessante, perché attraversa semplicemente i boschi. L’unica differenza sta nella pendenza, la sterrata che abbiamo percorso stamattina per raggiungere il Colomion sale molto più dolcemente.

Sarà la stanchezza, sarà che sto camminando dalle 9 di stamattina ma, davvero, questa discesa mi sembra interminabile! Impieghiamo circa 3 ore per raggiungere la piccola frazione di Puy e ammetto che rivedere la mia auto è un sogno. Non ci resta che rientrare dopo questo fantastico week end trascorso tra ferrate, abbazie e scenari alpini dalla bellezza mozzafiato.

Veduta della Val di Susa, Oulx, Piemonte

Dove pernottare ad Oulx

La zona di Oulx è molto bella e tutta da vedere, non solo per la Ferrata degli Alpini. Se pensate di pianificare un week end da quelle parti vi consiglio di dormire al B&B Edelweiss che si trova proprio ad Oulx. La struttura è molto carina e ben tenuta, il design non vi deluderà di sicuro! Dispone di diverse camere singole e doppie con bagno in condivisione, una buona formula per chi come noi è abituato a spostarsi in piccoli gruppi.

Nulla da dire sulla pulizia, tutto davvero perfetto ed impeccabile! Forse, per chi come me apprezza il buon cibo e le razioni abbondanti, la colazione andrebbe un po’ arricchita… In ogni caso il rapporto qualità-prezzo rimane buono.