Ebbene sì, se avete già letto i miei articoli in cui descrivo le spiagge di Formetera e cosa fare sulla isla bonita, dedicherò quest’ultimo all’esperienza con workaway  che ho vissuto proprio qui. Il mio soggiorno sull’isola non è stato una vera e propria vacanza, bensì un’esperienza di volontariato che mi ha permesso di soggiornare per un periodo più lungo potendo così esplorare ogni angolo di questo luogo meraviglioso. Intanto vi spiego come funziona workaway, un sistema molto vantaggioso per i viaggiatori, soprattutto coloro che sono lontani da casa per lunghi periodi. Workaway offre infatti ai viaggiatori vitto e alloggio in cambio di lavoretti, come possano essere manutenzione giardino, baby-sitting, pulizie domestiche, lavoro in ostelli etc. Ma vediamo più nello specifico di cosa si tratta, come funziona e quali sono i pro (ed anche i contro ovviamente) dell’entrare nella parte del workawayer.

La piattaforma workaway

Che cos’è workaway? Si tratta di una piattaforma dove gli host offrono ospitalità in cambio di “lavoretti” mentre i volontari, consultando questa enorme banca dati, mettono a disposizione la propria “manodopera”. Attenzione, l’iscrizione a workaway non è gratuita ma a pagamento, il costo è di 49 € per le coppie e € 39 per la singola persona, da rinnovare annualmente. In ogni caso prima di iscrivervi vi consiglio di consultare il sito leggendo con attenzione le offerte dei vari host, anche per capire se la modalità di vitto-alloggio-tipologia di lavoro volontario fanno per voi. Personalmente ho fatto così, prima di passare all’iscrizione ho esaminato a lungo la banca dati cercando di capire quali fossero le offerte più idonee alle mie esigenze. Dopo aver effettuato l’iscrizione è necessario creare il profilo utente, descrivendo le esperienze di lavoro personali e per quali mansioni siete disponibili. E’ un pò come compilare i vari form delle agenzie per il lavoro, una sorta di curriculum vitae così che gli host possano capire a grandi linee che tipo di persone siete e con quali competenze.

Pagina web

Come contattare gli host

Dopo aver effettuato la registrazione ed aver completato il vostro profilo non vi rimane che contattare gli host. Come già accennato vi raccomando di leggere bene la descrizione di ciò che viene offerto, perchè un host è diverso rispetto ad un altro. Questo è molto utile per evitare spiacevoli sorprese, vi faccio un esempio: alcuni host offrono alloggio in roulotte, se non vi va di provare questa esperienza dovrete dirottare su coloro che offrono una stanza privata oppure in condivisione, altrimenti vi troverete subito in difficoltà. Anche per quanto riguarda i pasti non tutti gli host offrono i 3 pasti giornalieri, alcuni solamente colazione e pranzo, altri solo pranzo, mi è capitato anche di imbattermi in offerte in cui veniva fornito solamente l’alloggio con vitto interamente a carico del volontario. Per questo vi raccomando di leggere molto attentamente tutta la descrizione, so che richiede un pò di tempo ma sarà utile anche a voi. Contatterete poi gli host via mail direttamente dalla piattaforma, vi consiglio di scrivere le vostre motivazioni indicando il perchè siete interessati a quell’esperienza mantenendo sempre un tono cordiale. Non siate troppo stringati nella descrizione, meglio dare più informazioni possibili. Solitamente non tutti gli host rispondono alle richieste, magari perchè hanno già scelto altri workawayer, oppure perchè non sono interessati al vostro profilo. Non vi preoccupate e continuate a cercare, sicuramente troverete l’host giusto per voi!

E-mail

Valutate la tipologia di lavoro proposto

Un altro consiglio che vi posso dare è quello di valutare la tipologia di lavoro che vi viene proposto. Mi spiego meglio, lavori come prendersi cura del giardino oppure fare le pulizie domestiche sono dinamici e richiedono un discreto dispendio di energie fisiche. Personalmente ho sempre lavorato come impiegata e non ho mai avuto modo di sperimentare mansioni in cui l’impegno fosse più fisico che mentale. Il mio workaway a Formentera prevedeva la cura della casa, ovvero pulizie, che mi sono risultate un pò stancanti, anche perchè, essendo la casa parecchio grande, era ancor più impegnativa da gestire. Non vi preoccupate eccessivamente di questo, tenete conto che avrete poi mezza giornata libera per potervi riposare, svagare e recuperare le forze. Io ho passato il mio tempo libero in spiaggia (mi sembra già un buon modo per rigenerarsi) oppure girando l’isola. Vedrete, riuscirete comunque a gestire al meglio la situazione, se proprio ci sarà qualche giornata particolarmente pesante, recuperate con una bella dormita!

Pulizie

La mia esperienza con workaway a Formentera

Ora entro più nello specifico raccontandovi la mia esperienza personale, quella del mio workaway a Formentera. Ma perchè proprio Formentera? Ho scelto questa destinazione perchè l’isola è fantastica ed era nella mia wish list dei luoghi da visitare. Decido così di cercare host a Formentera e mi risponde un’insegnate di yoga che in cambio di vitto e alloggio richiede una mano con le faccende domestiche per circa 4 h al giorno 5 giorni su 7. La sua proposta mi sembra interessante ed accetto senza pensarci su troppo. In men che non si dica mi ritrovo su un aereo direzione Ibiza che mi porterà verso la mia nuova avventura. Sbarcata a Formentera trovo ad accogliermi la mia nuova “famiglia” che mi ospiterà per ben 25 giorni ed un alano gigante che mi corre incontro scodinzolando come fossi la sua migliore amica. Inizia così la mia avventura, non so ancora come sarà e come mi troverò esattamente, tutto da vivere e scoprire.

Il cucciolo di alano che ho conosciuto durante il mio workaway

I pro dell’esperienza con workaway

Vorrei iniziare ad analizzare i pro dell’esperienza con workaway. Innanzi tutto il fatto di dimezzare praticamente le spese di viaggio e poter rimanere per un periodo più lungo nel luogo prescelto potendolo così esplorare a fondo. Provate a pensarci: l’host vi offre vitto e alloggio, quali sono le spese che rimangono a carico vostro? Solo gli extra personali e le spese di viaggio. Altro punto di forza di workaway è il fatto di poter interagire pienamente con i locals, cosa che durante una semplice vacanza non avviene quasi mai. Quante cose mi ha suggerito di fare il mio host durante la mia permanenza? Ovviamente molte, consigliandomi luoghi da visitare (anche un pò meno frequentati) e soprattutto dove mangiare fuori. Formentera è nota per essere molto costosa, grazie ai consigli ricevuti sono riuscita a mangiare un’ottima pizza ad un prezzo abbordabile. A volte è anche possibile che i vostri host vi invitino a pranzo o a cena fuori: bhe, in questo caso direi di non perdere l’occasione, approfittate e vedrete che non ve ne pentirete di certo! Stare con i locals significa anche avere la possibilità di provare “nuove esperienze”, ecco che vi racconto la mia. Come già accennato, sono stata ospitata da un’insegnate di yoga che durante la settimana teneva regolarmente corsi per i suoi allievi. Da qui è nato l’invito personale alle sue lezioni di yoga (un mondo nuovo e a me sconosciuto) e persino ad un concerto di kundalini, eventi che difficilmente in una normale vacanza avrei avuto occasione di sperimentare.

Pizza

I contro dell’esperienza con workaway

Come tutte le esperienze, anche workaway ha dei contro. Nel mio caso specifico, mi sono ritrovata ad affrontare una spesa supplementare che non avevo considerato, ovvero quella di noleggiare un’auto. Tenete però conto che il mio host si è offerto di prestarmi un motorino per girare l’isola in autonomia, ma, non avendo dimestichezza con il mezzo, ho preferito noleggiare un’auto. La fortuna è accorsa comunque in mio aiuto, anche in questo caso il mio host mi ha procurato un’auto ad un costo abbordabile. Fare esperienza con workaway significa anche avere spirito di adattamento. Non siete in vacanza, quindi non aspettatevi che il vostro alloggio abbia le sembianze di un cinque stelle. Nonostante ciò mi reputo fotunata perchè l’host mi ha comunque concesso una camera singola con bagno privato, quindi non posso assolutamente lamentarmi del trattamento ricevuto. Come già accennato in precedenza vi consiglio di leggere bene le descrizioni degli host, io ho riscontrato un’incongruenza tra i giorni lavorativi richiesti e quelli effettivamente lavorati. La descrizione fornita dall’host riportava 5 giorni lavorativi mentre effettivamente me ne sono stati richiesti 6. Nel momento in cui ho chiesto spiegazioni, la risposta è stata che si trattava di un errore riportato appunto nella descrizione e che dopo la mia osservazione sarebbe stato corretto… Questa purtroppo è una nota negativa del sistema che a volte cerca di sfruttare i volontari che vengono praticamente trattati da veri e propri lavoratori senza essere però pagati.

Auto

Conclusioni

Nonostante tutto mi sento di dare una valutazione positiva alla mia prima esperienza con workaway e vorrei tanto replicare in futuro. Ciò che ho apprezzato maggiormente è stato il fatto di poter rimanere nello stesso luogo più a lungo di una semplice vacanza, così da conoscerlo a fondo. Anche lavorare mezza giornata ed avere il resto del tempo libero è una ricchezza da non sottovalutare e da sfruttare al massimo per ciò che ci piace fare. Altro aspetto interessante di questa esperienza è la possibilità di confrontarsi con i locals ed anche con i loro stili di vita: cosa fa chi abita a Formentera? Come passa il tempo libero? Quali sono i lavori più diffusi a Formentera?… E molto altro che scoprirete da voi. Sicuramente se avete in cantiere l’idea di fare questa esperienza vi consiglio di buttarvi e di non perdere la vostra occasione, ne trarrete qualcosa di buono e ne farete un ricordo indelebile per tutta la vita.

Veduta di Formentera dall'aereo