Prima di iniziare a parlare di come e cosa visitare a Dublino, mi sembra doveroso fare una premessa. Leggo in continuazione sul web recensioni positive sulla capitale irlandese, gli irish pub, il cielo d’Irlanda, la città di James Joice, l’isola verde etc. Ecco, mi sento di affermare con certezza che Dublino non mi ha colpito particolarmente… Non so darvi una motivazione esatta, forse l’atmosfera un pò triste, forse i numerosi edifici in mattoni rossi che ricordano tanto la rivoluzione industriale, forse alcuni monumenti che mi aspettavo più belli, forse il cielo sempre grigio e la pioggerella portata dal vento che ti sorprende quando meno te lo aspetti… Insomma, la capitale irlandese non mi ha convinto fino in fondo.

Avendo visitato altre capitali europee come Madrid, Budapest, Parigi o ancora città europee che mi sono rimaste nel cuore come Valencia e Siviglia, diciamo che mi sarei aspettata qualcosa in più da questa città. In ogni caso non voglio rovinarvi la sorpresa, sono sicura che molti di voi la apprezzeranno come tutti i milioni di turisti che la visitano abitualmente. Ecco qui i miei consigli, cosa mi è piaciuto di Dublino e cosa invece ho apprezzato meno.

Il clima irlandese… Nota dolente

Vorrei spendere due parole sul meteo e sul clima irlandese, che devo collocare, ahimè, tra ciò che non ho apprezzato durante la mia permanenza a Dublino. Tenete conto che ho trascorso a Dublino le prime due settimane di agosto che in Irlanda significa già l’inizio dell’autunno… In due settimane non ho mai visto un’intera giornata di sole, (poi scoprirò che in Irlanda così come in Inghilterra un’intero giorno di sole è quasi un’utopia) cielo sempre coperto da nuvole grigie e anche pioggerelle improvvise che arrivano quando meno te lo aspetti… Un vero peccato, perchè con gli sprazzi di sereno tutto diventa uno spettacolo, soprattutto le distese di prati verde smeraldo che brillano sotto il sole.

Quindi se volete evitare spiacevoli sorprese anche durante il periodo estivo, ricordate di portare SEMPRE ma dico SEMPRE con voi un k-way ed un ombrello. In valigia mettete capi di media pesantezza, jeans, felpe, una giacca impermeabile ed anche una sciarpa, l’Irlanda è un’isola ed è sempre battuta dal vento. Il suo clima è infatti oceanico, le temperature non raggiungono mai picchi estremi, le estati non sono mai particolarmente calde e gli inverni mai eccessivamente freddi ma le precipitazioni sono sempre costanti tutto l’anno. Il periodo migliore per visitare Dublino e l’Irlanda è giugno/luglio, poi per quanto riguarda il meteo appellatevi alla Dea Fortuna che, in questo caso, penso sia la cosa migliore.

"Il cielo d'Irlanda" dalla terrazza panoramica del Guinness Museum

Il Trinity college e The Book of Kells

Il Trinity College e The book of Kells hanno ampiamente passato il test tra i luoghi che vale la pena visitare a Dublino. Qui, davvero, mi sono sentita catapultata nelle atmosfere della saga di Harry Potter e quando metterete piede nella Book of Kells ve ne renderete sicuramente conto.

Iniziamo con il Trinity College, una delle l’università più prestigiose del mondo e la più antica d’Irlanda, fondata nel 1.592 da Elisabetta I. Il college è circondato da immensi giardini, un piccolo angolo di paradiso e tranquillità nel cuore di Dublino. All’interno è possibile ammirare il campanile che con i suoi 30 metri di altezza è considerato il simbolo del campus. Se siete appassionati di arte contemporanea di sicuro noterete l’opera di Arnaldo Pomodoro, Sfera dentro sfera, di fronte al palazzo di Paul Koralek.

Ma in realtà ciò che mi ha colpito di più all’interno del Trinity College è la Old Library ovvero la biblioteca più antica e più grande d’Irlanda. Questo luogo possiede un fascino di altri tempi con le sue volte a botte in legno scuro, i suoi scaffali colmi di libri in ordine perfetto e la sua atmosfera magica, proprio come i film di Harry Potter. All’interno della Old Library potrete ammirare il Book of Kells, ovvero la gemma più preziosa della biblioteca, un manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi intorno all’800. Quindi collocate pure il Trinity College tra la lista delle cose da vedere a Dublino.

The Old Library a Dublino, all'interno del Trinity College
L'opera di Arnaldo Pomodoro Sfera dentro sfera

Il castello di Dublino

Non me ne vogliate ma mi sento di collocare il Dublin Castle (Il Castello di Dublino) tra le attrazioni della città che non ho particolarmente apprezzato. I suoi interni dicono davvero poco, l’arredamento è piuttosto spoglio ed anche le decorazioni o fronzoli che sono solitamente presenti negli antichi palazzi, qui sono molto ridotti. Sappiate che se avete già visitato altri castelli o palazzi europei ed italiani (penso ad esempio alla Reggia di Caserta, oppure alla Villa Reale di Monza, o ancora alla Reggia di Venaria), il castello di Dublino non ha nulla a che vedere con questi luoghi. Ma vediamo comunque cosa è possibile visitare al suo interno.

Il Dublin Castle nacque come luogo d’insediamento dei vichinghi e nel corso dei secoli ricoprì varie funzioni: fu fortezza militare, residenza reale, sede del Tribunale di Giustizia irlandese etc. ed è attualmente luogo di celebrazioni di stato. Al suo interno è possibile visitare gli appartamenti reali, la Sala di James Connolly, il Salone Granard, le stanze del Re e della Regina e la Sala del Trono. Esternamente troviamo la cappella reale, edificata all’inizio del XIX secolo e decorata da moltissime teste che rappresentano personaggi irlandesi illustri (sovrani inglesi, Swift, Saint Patrick ecc). Nel 1684 il castello subì ingenti danni a causa di un incendio e fu successivamente ricostruito, per questo motivo osservandolo dall’esterno non si ha la percezione di vedere un vero e proprio castello. L’interno è invece rimasto intatto: le stanze, utilizzate in passato dai membri della Famiglia Reale, sono decorate come un tempo con bellissimi tappeti, mobili e lampade.

Dublin Castle- Il Castello di Dublino
Il cortile interno del Castello di Dublino

Visitare Dublino: la St. Patrick Cathedral

Così come il Trinity College, anche la St. Patrick Cathedral è sicuramente da collocare tra le attrazioni da visitare a Dublino. Già dall’esterno rimarrete impressionati dalla sua struttura imponente e dalle sue innumerevoli guglie in stile gotico primitivo inglese. La Cattedrale è dedicata a San Patrizio, santo patrono d’Irlanda e si trova non lontano dal famoso pozzo usato dal santo per battezzare gli irlandesi convertiti. E’ circondata da giardini ben tenuti con aiuole in fiore che vi invoglieranno a fermarvi per una bella sosta rigenerante. Il biglietto d’ingresso alla cattedrale include la visita guidata alla quale consiglio di partecipare perchè oltre ad essere molto interessante, è anche un buon modo per testare il vostro inglese.

All’interno della cattedrale è possibile ammirare la tomba dello scrittore Jonathan Swift, autore de “I Viaggi di Gulliver” che fu sepolto qui con l’amata moglie Esther, nella navata oltre le transenne.  All’inizio della navata centrale noterete una croce su una lastra di pietra che sta ad indicare la posizione in cui anticamente si trovava il pozzo di san Patrizio. Suggestivo il coro dove in passato avveniva la cerimonia dell’investitura dei cavalieri dell’Ordine di San Patrizio di cui rimangono ancora le bandiere appese in alto. Anche la statua di Benjamin Guinness è conservata qui in suo onore, in quanto fu il primo membro della celebre famiglia ad aver mostrato interesse per la conservazione della chiesa finanziando dei lavori di restautro nella seconda metà dell’800.

La St. Patrick Cathedral di Dublino
Gli interni della St. Patrick Cathedral

Il Guinness Storehouse – La Fabbrica della Guinness

Ma sapete che cosa vi dico?… Dublino non è poi così male, in fondo ci sono un sacco di cose da fare e da scoprire! Altro luogo, altro consiglio: visitare il Guinness Storehouse, ovvero la Fabbrica della Guinness, la famosissima birra irlandese apprezzata in tutto il mondo. Questo luogo è davvero molto interessante e particolare in quanto ripercorre tutte le tappe di produzione di questa birra tanto apprezzata, dalla sua nascita, alla sponsorizzazione alla degustazione e distribuzione in tutto il mondo.

L’edificio di 5 piani vi porterà a scoprire divertendovi il magico mondo della Guinness. Al primo piano potrete osservare, grazie ad un affascinante percorso espositivo, i quattro ingredienti che formano la birra, acqua, luppolo, orzo e lievito, che fondendosi tra loro creano un gusto inconfondibile. Il secondo piano è dedicato alla storia delle campagne pubblicitarie della Guinness: scommetto che riconoscerete sicuramente alcuni slogan o anche riproduzioni di personaggi di fantasia disegnati sulle locandine. Al terzo piano divertitevi: potrete infatti dimostrare le vostre conoscenze sull’alcool con vari giochi interattivi. Al quarto piano scoprirete la storia dell’edificio, dal 1904 fino alla sua trasformazione, nel 2000, nel centro espositivo che state visitando. Il quinto piano è dedicato ai veri amanti della birra che avranno la possibilità di spillarla da sè e di ricevere un diploma. Avrete infine la possibilità di salire sulla terrazza dell’edificio, ovvero il Gravity Bar dove potrete degustare la vostra birra e godervi dall’alto il panorama su Dublino.

Un particolare degli interni del Guinness Storehouse
Uno degli slogan pubblicitari all'interno del Guinness Storehouse

Curiosità: le porte colorate di Dublino

Una particolarità della capitale irlandese è rappresentata dalle porte degli edifici dai bei colori accesi. A questo punto la domanda vien da sè: perchè tutta questa esplosione di colori? La spiegazione è legata a ben due leggende: la prima riguarda gli scrittori George Moore e Oliver St. John Gogarty mentre la seconda la regina Victoria. Ma vediamole un pò più nel dettaglio.

Nella prima leggenda si narra che i due scrittori, per giunta amici, abitassero in due palazzi attigui nei pressi di Merrion Square. Essendo molto avvezzi ad alzare il gomito, pare che dopo le serate euforiche passate tra i pub di Dublino, sbagliassero la porta d’ingresso al loro rientro a casa. Dopo svariati litigi, ecco la soluzione! Moore decise di dipingere la porta d’ingresso di casa sua di un bel verde acceso, così da evitare errori al rientro. Gogarty, dal canto suo, si offese di questo comportamento da parte dell’amico e decise di dipingere la porta di casa sua di rosso, in quanto riteneva che anche Moore avesse qualche problema al rientro a casa dopo le serate al pub. Fu così che nacque la tradizione delle porte colorate di Dublino.

La seconda leggenda è invece legata alla regina Victoria che, alla morte del marito (il principe Albert), ordinò a tutto il suo regno di dipingere le porte di nero per onorarne la scomparsa. Gli irlandesi, insoddisfatti del dominio inglese, per dispetto alla regina, dipinsero le porte delle proprie abitazioni con colori accesi e vivaci.

Ecco delle piccole curiosità su Dublino, quando avrete modo di visitare la capitale irlandese cimentatevi ad osservare le porte d’ingresso degli edifici, sono davvero tutte di colori diversi.

Dublino e le sue porte colorate
Dublino e le sue porte colorate