Il Pizzo StellaIl mio primo 3.000… Un ricordo che rimarrà indelebile per sempre, per numerosi motivi. Innanzi tutto per il fatto di essere un trekking da distribuire su 2 giorni: probabilmente per molti (me compresa) diventerebbe un pò troppo faticoso fare 1.700 mt. di dislivello nello stesso giorno. Secondo motivo, è stata la mia prima vera escursione di 2 giorni che mi ha permesso di passare la notte in un rifugio, esperienza che non è niente male. Terzo motivo, il più importante, la soddisfazione personale: con i 3.163 mt. del Pizzo Stella mi sono portata a casa il raggiungimento di un bel traguardo. Il sentiero per raggiungere la vetta non è proprio semplicissimo, nell’ultimo tratto sono presenti grossi massi e sfasciumi che rendono la salita davvero difficoltosa. E’ necessario prestare molta attenzione e guardare bene dove mettere i piedi onde evitare di finire in qualche “buco” creato appunto dai massi. Ma adesso voglio raccontarvi come sono stati questi due giorni, ovviamente impegnativi ma indimenticabili.

Giorno uno: destinazione Rifugio Chiavenna

Il trekking è programmato per il secondo week end di settembre, il meteo putroppo non sarà splendido, soprattutto la domenica è prevista pioggia nel pomeriggio. Decidiamo comunque di intraprendere questa due giorni, rimandare un 3.000 come il Pizzo Stella il mese di settembre potrebbe voler dire “ci rivediamo l’anno prossimo”. A questa altitudine una nevicata settembrina non sarebbe certo una sorpresa. Ci mettiamo quindi in marcia nel primo pomeriggio di sabato per raggiungere il Rifugio Chiavenna, la nostra prima tappa. Il punto di partenza è Fraciscio, andiamo oltre la parte alta del paese e raggiungiamo il parcheggio. Proseguiamo lungo la strada asfaltata che si trasforma poi in sentiero. Il trekking di oggi è davvero easy, nessuna difficoltà tecnica, durata circa 2 ore (se avete un buon passo anche 1h e 45 minuti), sole splendente e cielo terso. Anche se lo zaino è pesante in men che non si dica raggiungiamo il Rifugio Chiavenna, che, osservato dall’esterno, sembra già molto bello. Il Pizzo Stella, la nostra final destination è prorio davanti ai nostri occhi. Osservandolo, ci prepariamo già mentalmente alla scalata che ci attende domani.

Veduta del Rifugio Chiavenna, Madesimo, Lombardia

Scoperta del giorno: il Lago Nero

Sì è vero… Per oggi meta raggiunta… Ma non mi ritengo ancora pienamente soddisfatta, vuoi per il fatto di essere partiti nel primo pomeriggio, vuoi perchè il trekking di oggi è stato piuttosto breve. Mi sono documentata e confrontata anche con il resto del gruppo e so che salendo alle spalle del Rifugio Chiavenna è possibile raggiungere il lago Nero, il classico laghetto alpino immerso tra le cime montuose. Quindi… Perchè non andarci?… Detto fatto, un’altra ragazza del gruppo mi accompagnerà nell’esplorazione. Nel frattempo si sono fatte già le 18.00, abbiamo parlato con i rifugisti e ci dicono che la cena sarà servita alle 19.30 e non oltre, orario tassativo. Insomma, dobbiamo anche sbrigarci altrimenti rischiamo di saltare il pasto! Ci mettiamo immediatamente in marcia per non perdere altro tempo, il sentiero sale proprio dietro il rifugio, il cartello indica circa una mezzoretta per raggiungere il lago. Avendo a disposizione poco tempo la nostra andatura da trekker si trasforma quasi in andatura da runner… Salire così velocemente è davvero faticoso, abbiamo anche gli zaini con noi, ma non ci diamo per vinte, vogliamo vedere il lago Nero e lo vedremo, non ci sono scuse. Insomma, in circa 20 minuti lo raggiungiamo (giuro stavo morendo), 350 mt. di dislivello in un tempo così breve non sono proprio pochi. Ma lo spettacolo ovviamente ci piace, ammiriamo il lago e colgo anche l’occasione per fotografare la cima del Pizzo Stella che domani ci aspetta. Inutile essere ripetitiva: in montagna la fatica è sempre ricompensata!

Veduta del Lago nero, Madesimo, Lombardia